La Diagnosi Energetica

E’ uno strumento che non si limita a fotografare l'attuale fabbisogno, ma offre più soluzioni per ridurlo, con relative opere necessarie, calcolo dei costi-benefici di ogni soluzione e periodo in cui l'investimento sul risparmio viene ammortizzato.
Ogni casa e ogni condominio è un organismo composto da più elementi: le strutture portanti, i muri, i tetti, gli impianti che lo identificano e lo rendono diverso dagli altri e che quindi devono essere trattati con i giusti interventi.

Si sente sempre più parlare di materiali super tecnologici per l’isolamento termico e di fonti energetiche alternative, ma possono essere applicati ovunque e con gli stessi risultati? Allora cosa bisogna fare?

Il primo passo da fare è senza dubbio quello di incaricare un tecnico esperto e qualificato affinché analizzi prima il fabbricato nel suo complesso, poi nelle sue singole parti (gli appartamenti e i locali), per trovare le soluzioni adeguate ai problemi riscontrati redigendo una diagnosi energetica.
Per evitare conflitti di interessi verso l’uso di determinati prodotti e tecnologie sarà bene rivolgersi ad un professionista non di un'azienda.

Il lavoro che eseguirà il tecnico sarà, sostanzialmente, quello di valutare tutte le strutture dell'immobile e il tipo o i tipi di impianti installati, con i loro pregi e i loro difetti, per capire quale dovrebbe essere, in teoria, il suo consumo energetico.
In una prima fase, bisognerà rilevare le superfici disperdenti dell'involucro esterno dell'edificio, individuare la composizione delle strutture sulla base dello spessore dei muri, dell'anno di costruzione, delle abitudini costruttive della zona, del tipo di solai, tetti, coibentazioni e, naturalmente, passare al vaglio il tipo di impianto nelle sue componenti (apparecchi di emissione e sistemi di regolazione, distribuzione e produzione del calore).
Nella seconda fase si effettuerà un confronto tra i dati teorici ricavati e i consumi reali di combustibile, ottenibili dalle bollette delle ditte energetiche.
Nella terza fase, infine, che consiste nel raffronto dei dati reali con quelli "possibili", cioè i valori di buona salute dell'edificio-impianto. In questa terza fase bisogna prestare attenzione non solo a spingere l'acceleratore verso il risparmio energetico, ma a tener conto di altri fattori base: la sicurezza dell'impianto, a prevenzione di eventuali incidenti, l'igiene ambientale (un edificio completamente sigillato ha un alto livello di inquinamento indoor) e la facilità di gestione.

Come intervenire
La continua ricerca nel campo dell’efficienza energetica di nuovi materiali e soluzioni ci ha messo a disposizione innumerevoli possibilità di intervento, ma non tutte possono essere considerate efficaci nella risoluzione di problematiche specifiche. A questa prima considerazione, poi, bisogna aggiungere che spesso è possibile intervenire in più modi, ma a costi diversi. E’ bene, dunque, che il tecnico incaricato sappia, attraverso l’esperienza ed una attenta analisi costi-benefici di un progetto, valutare e consigliare il committente sulla soluzione da adottare.

Per questo motivo occorre effettuare più simulazioni di interventi possibili e, pertanto, bisogna:
- progettare più tipi di interventi;
- calcolare, per ciascuno di essi, il costo;
- calcolare, sempre per ciascuno di essi, il risparmio energetico previsto;
- tener conto delle detrazioni fiscali previste (55%), degli eventuali contributi del conto energia (in caso di installazione di pannelli fotovoltaici);
- calcolare in quanti anni la spesa sarà ammortizzata attraverso il risparmio ottenuto;
- valutare, eventualmente, se il piano di ammortamento consenta al privato o (più spesso) al condominio di sottoscrivere un prestito bancario.

Un'analisi di questo genere prevede che il tecnico possieda non solo buone capacità progettuali ma anche una discreta abilità nell'uso di strumenti informatici, che lo rendano in grado di eseguire, in poco tempo, diverse simulazioni possibili. La fase di simulazione prenderà in considerazione la possibilità di interventi singoli e di altri più complessi sull'intero edificio o sul singolo appartamento. Esempi di interventi singoli sono la sostituzione della caldaia con una a condensazione, l'isolamento del sottotetto, l'installazione di valvole e cronotermostati per la regolazione del calore, la sostituzione di serramenti, l'isolamento a cappotto dell'edificio, soprattutto nella zona a nord e così via. Gli interventi integrati possono prevedere la giusta combinazione di opere singole.